Catania. Il premio Rocco Chinnici a padre Gianni Notari

Un premio per la legalità. Lo ha ricevuto lo scorso 10 Maggio padre Gianni Notari, insieme ad altri rappresentanti della società civile. Presso il teatro Garibaldi di Piazza Armerina, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, sono stati premiati, tra gli altri, Giovanni Salvi, Procuratore di Catania, Fabio Venezia, Sindaco di Troina, Lucia Lotti, magistrato e procuratore della Repubblica di Gela, Giusy Nicolini, sindaco di Lampedusa, il regista Pierfrancesco Diliberto, Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio Latorre, don Maurizio Patriciello, sacerdote della terra dei fuochi, Riccardo Iacona, giornalista e conduttore televisivo del programma “presa diretta”. A ricevere il XIII premio Rocco Chinnici anche P. Gianni Notari, “uomo di grande cultura e di spiccato garbo umano, ex direttore del Centro Pedro Arrupe e docente di Antropologia culturale alla facoltà teologica di Sicilia. Collaborò per molti anni a Palermo con tutte le associazioni di volontariato (….). Napoletano, prete dal 1978, Notari si è avvicinato ai senza casa di Palermo nel 2006, tre anni dopo il suo arrivo in città, durante la lunga occupazione della cattedrale (…) da allora non ha più abbandonato le famiglie. Del resto Notari è stato vicino ai più deboli sin dall’inizio, quando a Napoli lavorava da giovane sacerdote accanto a tossicodipendenti e prostitute. Nel 2007, quando il Comune sgomberò 18 famiglie dalle locande che non riusciva più a pagare mandando per strada 29 bambini, il gesuita attaccò duramente l’indifferenza della città (….). P. Gianni Notari con la sua incessante attività invita tutti al cambiamento possibile, alla passione per il bene comune, alla speranza che non deve mai cedere il posto alla tristezza e al disincanto né ancorarsi a un singolo ma concretizzarsi nell’impegno condiviso, maturo e responsabile, a prescindere dagli eventi e dagli avvicendamenti. Oggi a Catania caratterizza la Parrocchia Crocifisso dei Miracoli come centro di accoglienza per i più bisognosi, specie migranti, e per l’attività di laboratorio socio-politico sulle questioni cittadine, palestra di partecipazione democratica e di vicinanza umana”. Questa la motivazione espressa durante la consegna del riconoscimento che il gesuita ha ritirato accompagnato da un gruppo di giovani. P. Notari ha dedicato il premio a tutti i suoi confratelli gesuiti che quotidianamente cercano di porre questi segni di cambiamento e in particolare a p. Paolo Dall’Oglio, che il 27 luglio 2013 è stato rapito in Siria da un gruppo di estremisti islamici vicino ad al-Qaida.