I primi Esercizi Spirituali per Famiglie nacquero nel 1998, su indicazione di p. Enrico Deidda SJ, nella ormai sede storica di Alpe di Poti (Arezzo). Egli colse il desiderio di alcune coppie sposate che si domandavano come ripetere l’esperienza degli Esercizi Spirituali anche dopo la nascita dei figli.
Come gestire il silenzio alla presenza dei bambini? Cosa avrebbero fatto i bambini durante la settimana? Sarebbe stato possibile ritagliarsi un tempo privilegiato alla “presenza” del Signore?
Queste domande ci accompagnano ancora oggi. Tuttavia, dagli incontri di verifica annuali spesso emerge come i bambini non intendano rinunciare alla settimana estiva nella quale mamma e papà incontrano il Signore. Anche per loro è la settimana più bella! Se a questo aggiungiamo che ad oggi, per gemmazione, sono nate altre sei sedi sparse per l’Italia, ci si rende conto di come il Signore operi “con sovrabbondanza”, lasciandoci nello stupore.
Tra le sette sedi vi è quella “Etnea”, nata quando io e Serena, mia moglie, dopo diversi anni di Esercizi Spirituali ad Alpe di Poti, sentivamo forte il desiderio di impegnarci per rendere più fruibile l’esperienza alle famiglie meridionali.
Così ci ricorda Umberto Bovani, responsabile per la spiritualità familiare legata ai gesuiti: «Siamo in cammino nella direzione di una “santità diffusa”, confusa tra le strette maglie di una vita semplice, apparentemente ordinaria. Una santità non per pochi, ma a volte smarrita nel disordine di ogni giorno. E in questa densità di vita spesso ci si smarrisce senza neanche accorgersene, ed è proprio da qui che si deve ri-partire. Questo è il nostro “Principio e fondamento”: ritrovare il senso del nostro esistere nella grammatica del vivere ordinario.
Dunque, gli Esercizi servono a ridisegnare un’appartenenza, ritrovare il cammino smarrito insieme a colui/colei che il Signore ci ha messo accanto; l’altro, che ci permette di capire da dentro ciò che possiamo vedere solo da fuori.
Facciamo gli Esercizi non perché la nostra vita sia povera di eventi, ma perché ogni evento, come la nostra vocazione sponsale, rivendica uno spazio dove possa essere guardato nella sua realtà e quindi contemplato, e quindi compreso». Nell’ultimo meeting fra i responsabili della spiritualità ignaziana familiare, tenutosi a Roma il 28 e il 29 Gennaio, p. Pino Piva SJ, responsabile per gli Esercizi Spirituali della Provincia d’Italia dei Gesuiti, ha evidenziato che «la famiglia deve essere evangelizzata, deve lasciare spazio al Signore. Il Signore col Vangelo vuole portarci un messaggio di gioia e chiede la “conversione alla gioia”».
Ma il Vangelo è anche una sfida per la famiglia. Una sfida che passando per la fatica e la prova, porta alla morte della “famiglia che lega e non genera”, per poi farla risorgere, e farla diventare portatrice di un futuro e luogo di relazioni inclusive. Una famiglia accogliente e “attrattiva”.
Tra i doni ricevuti quest’anno, con gioia abbiamo accolto la nascita della settima sede per Esercizi Spirituali per famiglie in Veneto e soprattutto la costituzione della Rete di Famiglie Ignaziane, rete di famiglie mosse dal desiderio di condividere con altre famiglie il cammino ignaziano degli Esercizi.
Massimo Di Paola