NORD SUD OVEST EST / e forse quel che cerco neanche c’è / NORD SUD OVEST EST / starò cercando lei o forse me?
A Catania ci serviva proprio la “bussola” per orientarci verso i giovani che affollano l’Ateneo e la città, muovendosi a ritmo serrato, nella vita quotidiana. Lezioni, studio, esami, pausa palestra, cinema, serata con gli amici, rientro a casa, il rientro in fine settimana per i fuori sede. Interessati ed indifferenti, i nostri universitari. Motivati ed impegnati a dare il meglio di sé, per arrivare al più presto al dopo laurea; disposti anche a migrare, per avere futuro. Vicini e lontani dal mondo ecclesiale. Portano in cuore qualche bel ricordo dell’infanzia, legato all’incontro con uomini e donne di fede, ma pensano di non aver molto da “spartire” con l’oggi delle nostre cattedrali. Cultura e fede sembrano prendere le distanze, in questa fase della loro vita.
Il calore della fraternità e la gratuità del servizio arrivano, piano piano, a riscaldare il cuore dei giovani, quasi indifferenti alla fede. Il “passa parola” incomincia a funzionare: “vieni in monastero, in via Pantano, dove puoi studiare dalle otto fino a mezzanotte; dove si sta bene”. Più di mille giovani hanno toccato con mano questo clima ecclesiale, negli ultimi due anni. Intervistati, molti di loro affermano: “apprezzo la serenità di questo ambiente”. La serenità, la respiri. Nasce da uno “stile di vita” della comunità: semplice, accogliente, non giudicante, che dà tempo per orientarsi, accompagna, si prende cura, indica il segreto del vivere serenamente anche in tempi difficili: la comunione di vita con il Signore. Questo, diciamo noi, dopo aver messo al centro del nostro progetto pastorale la “qualità delle relazioni”. La nostra bussola ci sollecita ad andare oltre. Verso l’altro, la città!
Come decentrarsi? Come aiutare i giovani a mettersi in gioco, personalmente e come comunità, per osare strade nuove nel vivere e testimoniare la fede? Come incoraggiarli ad essere più protagonisti nel processo formativo in atto, in questa nostra piccola storia catanese? Una tre giorni di Esercizi Spirituali (primavera 2016) e una tre giorni di discernimento e programmazione pastorale (estate 2016) sono state un toccasana. In ascolto della Parola e dei desideri profondi del nostro cuore, abbiamo sperimentato la bellezza di poterci fidare del Signore; in ascolto del contesto in cui viviamo, abbiamo scelto di dare il meglio di noi stessi, insieme.
“Verso dove” è più un…“come andare”? Mai senza il Signore: la nostra forza. Mai senza l’altro.
Questa è la mappa tracciata insieme. I passi ci fanno sentire il coraggio nei piedi e la sosta sul monte ci riempie il cuore di gioia e consolazione. Incontrare e Servire sta diventando sempre più l’orizzonte che dà senso ad ogni cosa. Altri passi, ci attendono.
L’equipe formativa